L’assegnazione del “Top Jazz 2013” come miglior nuovo talento dell’anno, attribuito dai più qualificati giornalisti italiani per la rivista Musica Jazz, colloca ormai a pieno titolo Alessandro Lanzoni fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano, forte anche di un curriculum che, potendo già vantare esperienze di assoluto prestigio, da diversi anni lo ha imposto all’attenzione del mondo musicale.
Alessandro si è affermato molto presto anche in veste di leader, e può già vantare una significativa esperienza internazionale in Europa, America Latina, Israele e Stati Uniti, dove ha ricevuto recensioni lusinghiere e insolite per un musicista straniero (Ira Gitler, dopo averlo ascoltato in Piano Solo nel palazzo dell’ONU, nella sua colonna su Jazzimprov. NY ha avuto modo di affermare, dall’alto dei suoi settant’anni di pura storia del jazz: “Non dovrebbe essere giudicato come un giovane musicista. E’ già eccezionale, e rischia di diventarlo ancora di più”).
Il nuovo album in trio “Dark Flavour”, recentemente pubblicato dalla Cam Jazz, è stato accolto dalla critica come testimonianza di una crescita artistica che rende ormai del tutto fuori luogo quell’etichetta di “enfant prodige” che ha contrassegnato gli esordi di una carriera iniziata a soli 14 anni con l’affermazione al Premio Massimo Urbani (2006) e proseguita col Primo Premio al “Luca Flores” di Firenze (2008), fino all’assegnazione del premio “Best Young Soloist” al prestigioso concorso “Martial Solal” di Parigi (2010).
La sua formazione di musicista è frutto di un percorso intenso, sviluppato in due direzioni: gli studi “classici”, culminati col Diploma di Pianoforte conseguito nel 2012 col massimo dei voti, Lode e Menzione d’onore presso il Conservatorio Cherubini di Firenze sotto la guida di Giovanna Prestia, e l’approfondimento del linguaggio jazzistico: dalle prime lezioni con L. Pieri e M. Grossi alla frequenza dei corsi estivi di Siena Jazz e della Berklee di Boston come borsista delle Clinics di Umbria Jazz, fino al Corso Biennale InJam, nell’ambito di Siena Jazz, grazie al quale ha potuto fruire degli insegnamenti di Maestri del calibro di Danilo Perez, Kenny Werner, Aaron Goldberg, Steve Kuhn, John Taylor, Franco D’Andrea, Stefano Battaglia, Danilo Rea. Inoltre, a testimoniare una non comune versatilità di musicista, lo studio del violoncello e della composizione , che si è concretizzato nella Laurea Specialistica in Composizione e Arrangiamento Jazz conseguita nel 2015 al Conservatorio di Firenze con 110/110 e Lode Accademica.
Presente fin da giovanissimo nei cartelloni dei più importanti Festival italiani (Umbria Jazz, Ravello Festival, Roma Casa del Jazz, Moncalieri Jazz, Roma Auditorium Parco della Musica, Metastasio Jazz , Dolomiti Ski Jazz, Umbria Jazz Winter, Finestra Jazz, Pescara Jazz Festival, Musicus Concentus, Ancona Jazz Summer Festival, Forma e Poesia nel Jazz (Cagliari), Festival Letterature di Roma, Sudtirol Jazz Festival Alto Adige, Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Festival Pianistico di Trieste, Music Pool Network Sonoro, Estate Fiesolana, Novara Jazz, Festival Mundus, Etruria Jazz, Chianti Festival, Odio l’estate Festival -Roma Villa Carpegna-, Vicenza Jazz, Festival Crossroads….), la sua attività lo ha portato a suonare al fianco di prestigiosi musicisti quali Kurt Rosenwinkel, Lee Konitz, Aldo Romano, Roberto Gatto, Enrico Rava, Jeff Ballard, Larry Granadier, Ambrose Akinmusire, Aaron Goldberg, Miguel Zenon, Michael Blake, Barbara Casini, Ares Tavolazzi, Nico Gori, Walter Paoli, Lello Pareti, Cocco Cantini, Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso, Fabrizio Sferra, Gianni Basso, Renato Sellani, Tiziana Ghiglioni, Nick Myers e molti altri..
All’estero ha già avuto modo di esibirsi in Germania, Austria (Porgy and Bess Jazz Club-Wien) , Israele (Haifa e Festival Internazionale di Eilat), Colombia, Panama Jazz Festival, Stati Uniti (Morgan Library Auditorium New York), Francia (Parigi-Sunset Sunside, Savoie Jazz Festival, Les Mans….). In Spagna, Israele e nella Repubblica Popolare Cinese ha eseguito la Rapsodia in Blue di Gershwin rispettivamente con la Oviedo Filarmonia (dir. Marzio Conti) l’Haifa Simphony Orchestra e la Oriental Simphony Orchestra (dir. Xu Zhong). Collabora con Roberto Gatto, col quale ha inciso in trio l’album Replay per l’etichetta Auditorium parco della Musica e in Ottetto l’album “Pure Imagination” (Albore), e con Aldo Romano che lo ha voluto con sè nel gruppo “New Blood” insieme a Michel Benita e Baptiste Herbin per realizzare il CD “Connection” (Dreyfuss) e per una lunga serie di concerti nei più importanti Festival francesi. Collabora anche con Barbara Casini, il quintetto di Gaetano Partipilo, il quartetto di Mirco Mariottini, il trio con Michele Salgarello e Andrea Di Biase e il trio con Salvatore Maiore e Dimitri Sillato.
Dopo i primi Album realizzati con Philology (‘’I Sould Care’’, ‘’On the snow’’ e ‘‘Poetical Lee’’ con la partecipazione di Lee Konitz), l’ uscita di “Dark Flavour” per l’etichetta CAM JAZZ inciso col suo nuovo trio (Matteo Bortone cb. Enrico Morello drums) ha suscitato l’interesse della stampa e della critica specializzata, che ha definito questo lavoro “di una bellezza cristallina” (Jacopo Cosi – L’Unità) dove “Il pianista padroneggia egregiamente le strutture e le manipola con creatività, plasma la materia musicale e la forgia nuovamente seguendo il fertile estro della propria sensibilità” (Paola Parri – Pianosolo.it).
A “Dark Flavour” ha fatto seguito la recente incisione di “Seldom”, nuovo Album della CamJazz in cui il trio di Alessandro si avvale anche della prestigiosa collaborazione col trombettista statunitense Ralph Alessi.
La sua attività è seguita con attenzione dai media: le sue partecipazioni a trasmissioni radiofoniche Rai sono frequenti (“La stanza della musica”, “Piazza Verdi”, “Doctor Djembé”, “Radio3 Suite” di Radio Tre, “Rai Tunes” di Radio Due) . Molti giornali (Corriere della Sera , La Repubblica, Il Tirreno, Il Resto del Carlino, La Nazione, L’Unità, l’Espresso, ecc.) gli hanno dedicato diversi articoli e le maggiori riviste specializzate (Jazzit, Musica Jazz, Jazz Magazine, la statunitense Jazz Times, la francese Jazz Hot e la tedesca Neuen Musik Zeitung) hanno recensito i suoi lavori discografici. Il mensile “Jazz Magazine” gli ha riservato la copertina e una lunga intervista.